Non è ancora chiaro il movente dell’omicidio avvenuto nella tarda serata di sabato 12 gennaio in un locale di Cortenuova. Tre banditi con il volto coperto e armati di pistole e fucile verso le 23.40 sarebbero entrati nel discobar Coconut, sulla strada che porta a Romano, avrebbero costretto i clienti presenti a sdraiarsi per terra per poi freddare con tre colpi di pistola e uno di fucile il gestore, A. M., 47 anni, nato in Marocco ma cittadino italiano e residente a Nembro. La banda sarebbe poi scappata senza portar via nulla.
Ancora sconosciuto il movente dell’agguato. I rilievi dei carabinieri di Treviglio sono proseguiti fino all’alba, alla ricerca di elementi utili per ricostruire la vicenda. Tra le ipotesi, considerate le modalità, quella più probabile è un regolamento di conti. Nel frattempo, nella mattinata di domenica, un ragazzo passando ha ritrovato a pochi metri dall’uscita del locale un pacchetto contenente una cinquantina di grammi di hascisch. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Romano, che non hanno escluso possa essere collegato all’omicidio.
Sconcerto e incredulità tra gli abitanti della zona. Un signore albanese che abita proprio di fronte al locale descrive la vittima come “Una brava persona, che cacciava via i clienti che facevano casino. Non frequentavo il locale –racconta-, ma quando ha aperto tre anni fa lui mi aveva chiamato per offrirmi un caffè e fare conoscenza”. Nessuno, nei paraggi, pare aver sentito gli spari nella notte: “Mia moglie ha sentito solo alcune urla –prosegue il vicino- , ma non ci ha fatto caso perché a volte capitava qualche rissa. Anche se mai erano arrivati ad usare le armi, e lui mandava via chi creava problemi. Mi dispiace molto”.
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