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Valseriana

Profughi a Cene, il sindaco: “Auguriamoci di non aver barricate”

Futuro incerto per i profughi nordafricani ospitati nelle strutture in Valseriana. Tra le realtà che si sono accordate con la prefettura c’è Cene, paese da molti mesi ne vivono 24.

Futuro incerto per i profughi nordafricani ospitati nelle strutture in Valseriana. Tra le realtà che si sono accordate con la prefettura c’è Cene, paese da molti mesi ne vivono 24. Qualcuno ha deciso di tornare nel paese d’origine usufruendo del passaporto concesso dal ministero dell’Interno. La presenza si è quindi ridotta, ma entro l’anno dovrà essere trovata una soluzione a quelli che sono rimasti. Il primo cittadino di Cene Cesare Maffeis spera che il governo non se ne lavi le mani. “L’impatto sul paese è stato minimo – spiega ai microfoni di Antenna2 – anche perché ultimamente molti hanno deciso di fare ritorno a casa. Il contratto tra la prefettura e la strutture che li ospita scade a fine anno e presumo che ci sia una ridistribuzione di queste persone. La Caritas è stata molto in gamba nella gestione dell’emergenza, ma da parte del governo non è più stato fatto nulla. I profughi sono stati parcheggiati lì, anche se non credo fosse questo lo scopo dell’iniziativa intrapresa durante le fasi dell’emergenza. Auguriamoci si non avere le barricate a fine dicembre”.

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