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Zingonia

Tecnologia per l’ambiente protagonista alla Robur fotogallery

Porte aperte agli imprenditori nell’ambito dell’iniziativa “Due ore in azienda” di Confindustria Bergamo

Gli imprenditori di Confindustria Bergamo hanno fatto tappa alla Robur di Zingonia, nell’ambito dell’iniziativa “Due ore in azienda”, pensata per far conoscere realtà significative del territorio e favorire i contatti e gli scambi fra gli associati.

“Un’idea anche lontana dal nostro business – ha sottolineato Gianangelo Cattaneo, del Consiglio Direttivo della Piccola Industria di Confindustria Bergamo – può darci spunti utili, e l’incontro con realtà al top, come è appunto Robur, sia per la tecnologia che per la gestione delle risorse umane, rappresenta un forte stimolo”.

Un’ottantina di imprenditori ha così potuto visitare “il cuore” dell’azienda, dove nascono le pompe di calore a gas, sviluppate seguendo un processo tecnologico studiato da Albert Einstein. Le pompe di calore, alimentate a gas e energie rinnovabili, con tecnologia dell’assorbimento ad acqua-ammoniaca, permettono efficienze energetiche fino al 40% superiori alle migliori caldaie a gas disponibili sul mercato. Secondo il rapporto Green Italy 2012 Robur è tra le 100 eccellenze green del made in Italy.

La Commissione Europea ha scelto l’azienda come capofila del progetto Heat4u, uno dei più promettenti sul fronte dell’efficienza energetica, entrato a far parte del Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico.

Obiettivo del progetto, che si concluderà nel 2014, è quello di applicare la tecnologia delle pompe di calore ad assorbimento a gas naturale, oggi principalmente utilizzate per supermercati e strutture alberghiere, anche nel settore residenziale di piccola taglia e in particolar modo negli edifici già esistenti. “Il simbolo scelto dalla nostra azienda – ha sottolineato il presidente Benito Guerra – è quello di Ulisse, che non si fermava mai, sempre in cerca di stimoli. E in questa ottica vediamo anche i nostri collaboratori, che invogliamo a sviluppare sempre più le loro competenze. Abbiamo 220 collaboratori, di cui 70 operai. Investiamo continuamente, circa il 7% all’anno del fatturato. Ci consideriamo in effetti più un laboratorio che un’azienda tradizionale ed in prospettiva puntiamo a cedere licenze piuttosto che a sviluppare grossi quantitativi di produzione”.

Dalla linea produttiva escono al giorno 12-15 macchine, curate con attenzione artigianale.

“Il risultato è una macchina che non si rompe – ha aggiunto il presidente – tanto che in diversi casi troviamo più conveniente risolvere direttamente gli eventuali problemi che dar vita ad una vera e propria rete di assistenza sui vari mercati”.

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