Potrebbero esserci novità poco piacevoli per l’Atalanta, chiamata nuovamente in causa nello scandalo del calcioscommesse. Ancora una volta il super pentito che ha fatto il nome della Dea è Vittorio Micolucci, lo stesso che un anno fa accusò Cristiano Doni di aver combinato il match del 12 marzo 2011, quell’Ascoli-Atalanta che i nerazzurri avrebbero dovuto vincere ma che invece finì 1-1.
Nel fax mandato dall’ex difensore bianconero alla Procura federale ci sarebbero delle preziosissime informazioni che hanno portato alla riapertura delle indagini, le stesse che faranno chiarezza su tre match del Bari allora guidato dal tecnico campione d’Italia Antonio Conte. Ma tra le nuove rivelazioni di Micolucci ci sarebbe anche un accenno alla combine (che il pentito definisce “sicura”) di Crotone-Atalanta del 22 aprile 2011.
La gara finì 2-2 (in gol andarono Tiribocchi, Doni e Cutolo con una doppietta) e già un anno fa la Procura di Cremona mise proprio quella partita sotto al lente d’ingrandimento per alcune telefonate intercettate di Gianfranco Parlato che parlavano di un possibile accordo per far finire il match in parità. Il termine delle intercettazioni, però, scadde e di quella gara non uscì più nulla, tanto che l’inchiesta non proseguì neppure.
Martedì la Procura di Bari ha aperto una nuova indagine per far chiarezza sui tre match della compagine biancorossa e non è da escludere che nei prossimi giorni anche la Procura di Cremona possa acquisire la memoria di Micolucci per approfondire quel match sul quale, come detto, l’ombra del sospetto c’è sempre stata.
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