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Bergamo

Catechista arrestato: familiari bussano Il Procuratore li riceve

I familiari del catechista 54enne accusato di violenze e atti sessuali hanno chiesto di essere ricevuti dal Procuratore capo Francesco Dettori. Richiesta esaudita. Resta segreto il colloquio. Intanto il pm Carmen Santoro ha ascoltato uno dei tre minorenni "vittima" delle violenze. Il Gip non ha concesso gli arresti domiciliari.

“Nella mia vita ho sempre avuto un obiettivo ben preciso: quello di far funzionare bene il sistema Giustizia”. E’ una delle prime dichiarazioni del nuovo procuratore capo di Bergamo, Francesco Dettori.

Che non fosse una frase di circostanza lo hanno verificato nella mattinata di mercoledì 25 luglio i familiari del catechista 54enne di Sorisole accusato di violenza e atti sessuali nei confronti di tre minorenni. Si sono presentati all’ingresso della Procura, in piazza Dante a Bergamo, con la richiesta di incontrare il nuovo Procuratore capo. Richiesta esaudita: Dettori li ha ricevuti nel proprio ufficio e ha parlato con loro.

Rimane segretissimo il colloquio. I familiari non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione.

Intanto, sempre ieri mattina, il pm Carmen Santoro ha ascoltato in Procura uno dei tre minorenni “vittima” – secondo l’accusa – delle violenze del catechista. L’adolescente, che risulta essere il protagonista di uno dei due video in mano agli inquirenti, avrebbe ridotto gli atteggiamenti del catechista a gesti scherzosi che avvenivano in compagnia con tutti gli altri adolescenti del gruppo. 

I due video – uno ripreso in una camera di albergo a Napoli e l’altro in auto – che dovevano essere prove schiaccianti per l’accusa avrebbero di fatto perso il loro peso: nessuno dei due adolescenti protagonisti avrebbe sporto denuncia e avvalorato la tesi degli atti sessuali tra loro e il catechista. Rimane la pesante denuncia del primo adolescente da cui sono poi partite le indagini.

A questo punto pare che il pm Carmen Santoro si sia riservato di ascoltare altri minorenni nei prossimi giorni. Il gip Giovanni Petillo non ha così concesso gli arresti domiciliari al catechista in attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta.

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