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Movimento a 5 stelle

“Nuovo ospedale, alla fine pagano i bergamaschi”

Anche il Movimento a 5 stelle di Bergamo interviene sui problemi nella realizzazione del nuovo ospedale Giovanni XXIII. “Ci inquieta che un’opera pubblica così importante come un ospedale possa essere dichiarata agibile”.

Anche il Movimento a 5 stelle di Bergamo interviene sui problemi nella realizzazione del nuovo ospedale Giovanni XXIII. “Ci inquieta che un’opera pubblica così importante come un ospedale possa essere dichiarata agibile”.

Abbiamo l’impressione che qualcuno non la stia raccontando giusta. Un ospedale “scontato” vale un ospedale che non funziona? Chi pagherà la differenza? Come sono stati spesi i soldi dei cittadini? Ora che la vicenda legata all’ultimazione delle opere del nuovo ospedale “Giovanni XXIII” sta arrivando ad un punto cruciale è necessario farsi e trovare risposta ad una serie di domande tra cui questa: la data indicata (fine Ottobre), e recentemente confermata dal dg Nicora per il trasferimento dal vecchio al nuovo ospedale, sarà rispettata? Il timore del Movimento 5 Stelle di Bergamo è che, nella legittima (e da parte nostra condivisibile) aspirazione dell’Ente Ospedali Riuniti a veder finalmente conclusa con quattro anni di ritardo una storia dai risvolti inquietanti, che getta ulteriori ombre sull’intera classe dirigente sia politica che tecnica alla quale i cittadini hanno affidato sino ad oggi il proprio futuro, saranno alla fine i bergamaschi e gli utenti a dover pagare il prezzo più alto sia in termini economici (rifacimenti e manutenzioni non previste), sia di efficienza e persino di sicurezza per la salute (che trattandosi di un ospedale è tutto detto…). Dalla lunga difficile analisi dei documenti (alcuni non sono di dominio pubblico come invece sarebbe giusto aspettarsi quale ad esempio il verbale di consegna dell’opera nella quale i Riuniti si fanno carico del cantiere anticipatamente rispetto alla conclusione dei lavori) e dalle notizie riportate dalla stampa rileviamo quanto segue.

1 – Sembra che il nuovo ospedale sia stato realizzato quanto progettato male: perché gli Ospedali Riuniti, che hanno subìto una citazione dalla DEC (impresa capofila dell’ATI vincitrice dell’appalto), non hanno chiamato a loro volta in causa, come loro diritto, i progettisti? Chi doveva (ad esempio) prevedere la trincea drenante in un terreno noto per le falde superficiali? Quante sono state e quanto sono costate le varianti in corso d’opera che la DEC lamenta? Che ruolo hanno avuto la Direzione Lavori e il RUP a tutela della collettività nella verifica dei materiali scadenti che sono stati posati in opera in difformità rispetto alle clausole contrattuali? Sono state rispettate le prescrizioni di legge in merito alla scelta del progetto? Se é così a cosa sono dovute le carenze tecniche? E la scelta dell’ATI? Sono state compiute tutte le verifiche previste, ad esempio sulla consistenza patrimoniale?

2- Ci inquieta che un’opera pubblica così importante come un ospedale possa essere dichiarata agibile nonostante le criticità che emergono dalla lettura della relazione di collaudo del 20-03-2012. Si può monetizzare la sicurezza dei cittadini in cambio di un foglio di carta? Perché l’azienda nega difetti che i collaudatori invece non ritengono risolti (infiltrazioni, intonaci intumescenti…)? Chi dice la verità? Chi sta tutelando l’interesse pubblico? I collaudatori sono liberi di fare il loro lavoro o stanno subendo pressioni inopportune?

In attesa di poter approfondire con maggiore attenzione gli aspetti economici della questione che stanno emergendo, il Movimento 5 Stelle di Bergamo chiede che finalmente si dia conto da parte dell’Ospedale dei soldi dei contribuenti sinora spesi (circa mezzo miliardo di euro) e che sia garantita la piena autonomia di valutazione e decisione alla Commissione di Collaudo Tecnico – Amministrativo prevista per fine Agosto e ne vengano rispettate sostanzialmente le valutazioni ed i rilievi.

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