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Il concerto

Il Lazzaretto invaso dalla travolgente magia dell’intimista Fabi fotogallery

Che Niccolò Fabi fosse sinonimo di magia i suoi fans lo sapevano già benissimo. E Martedì sera l’hanno potuto toccare con mano ancora una volta, grazie al concerto che il cantautore romano ha regalato ad un Lazzaretto gremito più che mai per l’occasione.

Che Niccolò Fabi fosse sinonimo di magia i suoi fans lo sapevano già benissimo. E Martedì sera l’hanno potuto toccare con mano ancora una volta, grazie al concerto che il cantautore romano ha regalato ad un Lazzaretto gremito più che mai per l’occasione.

Archiviata la registrazione del nuovo album che sarà messo in vendita al termine dell’estate, Fabi è tornato ad essere il meraviglioso padrone del palco, quel catalizzatore di energie che ha prontamente riversato sulle raffinate sonorità dello Gnu quartet, sulle eleganti ritmiche del batterista Fabio Rondanini e sul suo pubblico, lo stesso che il riccioluto cantautore ha coordinato con un mestiere a dir poco sopraffino e genuino.

Lo spettacolo è stato decisamente improntato sull’intimismo, vero e proprio cavallo di battaglia del romano, e non ha mai perso quella poesia che ha fatto di Niccolò Fabi uno degli artisti più amati dal pubblico sognatore. La scaletta ha così alternato brani più o meno noti di tutta la carriera del cantautore, tra cui “Oriente”, “Milioni di giorni”, la storica “Rosso”, “La promessa”, “Costruire”, “Offeso”, “E’ non è”, “Solo un uomo”, “Dentro” e la splendida “Parole parole” incisa con l’intramontabile Mina.

C’è stato anche spazio per un breve intermezzo senza Gnu quartet, in cui il buon Niccolò ha voluto stringersi appresso tutti i suoi fans, facendo spiccare una stupenda “Il negozio di antiquariato” cantata con quel pubblico che il cantautore ha voluto sospingere verso un recital sommesso ed emozionato, in un clima quasi religioso ma comunque simpatico, durante il quale Fabi ha ricordato ironicamente quanto “l’intonazione bergamasca sia famosa in tutta Italia”.

Quando sul palco sono tornati i quattro componenti dello Gnu quartet, Fabi è ripartito con una briosa versione di “Vento d’estate” che è anche diventata “Get up stand up” di Bob Marley, “Nel blu dipinto di blu” e chissà cos’altro. Il pubblico ha seguito Fabi e compagni nelle loro escursioni musicali spesso azzardate ma mai fuori posto. “Lasciarsi un giorno a Roma” ha poi raccolto sotto al palco i fans entusiasti, che hanno voluto stringere in un forte abbraccio il loro beniamino che, come risposta, ha regalato al Lazzaretto uno splendido bis di “Oriente”.

E, dopo i saluti e gli inchini di rito, all’Happening delle Cooperative sociali sono rimasti un cantautore dotato, uno Gnu quartet a dir poco strepitoso, un pubblico coinvolto e fedele, e un mix di gioia e leggerezza. Senza dimenticare quella magia che solo il talento di Niccolò Fabi può regalare.

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