• Abbonati
Cisl

Bonanni a Bergamo “Battaglia sul fisco e riorganizzazione”

“Su Bergamo si può sempre contare perché è una realtà importante e con molta forza”: si è chiuso così il discorso di Raffaele Bonanni, intervenuto al Consiglio Generale della Cisl di Bergamo con la quale ha voluto complimentarsi per la determinazione e il legame con il territorio.

“Su Bergamo si può sempre contare perché è una realtà importante e con molta forza”: si è chiuso così il discorso di Raffaele Bonanni, intervenuto al Consiglio Generale della Cisl di Bergamo con la quale ha voluto complimentarsi per la determinazione e il legame con il territorio.

L’intervento ha toccato i temi più caldi di questo periodo, partendo da quella che il segretario nazionale etichetta come “battaglia di riferimento”, ovvero quella sul fisco. In un momento di crisi lunga e profonda urgono soluzioni che permettano una ripresa nel più breve tempo possibile e Bonanni ha le idee chiarissime: “In tutta Europa i governi stanno usando le tasse al contrario di come vengono usate in Italia: vengono abbassate per favorire i consumi e rimettere in moto l’economia. Il nostro governo invece sta facendo un grosso errore e noi arriveremo ad avere un carico insopportabile. Abbiamo bisogno di tagliare le tasse e vendere i beni dello Stato, non le persone come si sta facendo ora”.

La situazione, accusa Bonanni, è resa ancora più grave da un governo che si sottrae al dialogo: “Con gli ultimi governi riuscivamo a confrontarci,adesso non c’è concertazione, non c’è trasparenza. E si è permesso alla Fornero di portare avanti una riforma che non ha tenuto conto dell’impatto su imprese e lavoratori. Fortunatamente siamo riusciti, come Cisl, a ottenere che venissero applicate alcune modifiche e che la stessa Fornero ammettesse il suo errore: ora che l’ha riconosciuto, però, sarebbe bello che vi ponesse anche rimedio”.

Una stoccata anche ai detrattori del sindacato: “Non è vero che stiamo perdendo consensi, secondo recenti sondaggi ne raccogliamo di più di Confindustria e partiti politici. La nostra credibilità è aumentata e da ciò ne derivano più responsabilità e una richiesta di maggiore efficienza”.

Parola d’ordine, infine, “riorganizzare. Va riorganizzato lo Stato, le regioni devono ‘dimagrire’, le province devono ‘sparire’ e i comuni si devono mettere in consorzio. Servono più organizzazione e meno spese. Ci sono troppe istituzioni e sono troppo onerose: costa mantenerle e sono costose per il loro comportamento”.

Ma la riorganizzazione deve toccare anche il sindacato, e la Cisl in particolare: “Non serve il braccio di ferro e lo sciopero continuo. Lo sciopero deve essere uno strumento estremo perché se è una cosa di tutti i giorni vuol dire che sei già stato sconfitto. Dobbiamo rafforzarci ma al tempo stesso prepararci a una penuria di risorse, la filiera va accorciata perché c’è troppa distanza tra me e il singolo iscritto. Dobbiamo essere consapevoli che senza di noi il sindacato muore, dobbiamo essere più forti per far arrivare più velocemente il nostro messaggio alle persone. Dobbiamo puntare sulle Rsu che sono circa 63-64 mila: stiamo vincendo ovunque si stia votando quindi dobbiamo avere più fiducia in noi stessi e sfruttare le nostre risorse. Ma se le Rsu non hanno strumenti e formazione rinunciamo al nostro tesoro più grande: devono essere il nostro punto di forza e proporremo soluzioni forti per dargli più potere. Dobbiamo mettere insieme industria, pubblico impiego e servizi: questo non vuol dire annullare le autonomie contrattuali che anzi vanno accentuate ed esaltate, ma c’è bisogno di un contenitore in grado di provvedere alla formazione, di raggruppare gli uffici e che fornisca strumenti di servizio più forti”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI