Si chiarisce un mistero. Le analisi dell’Arpa che hanno permesso di riscontrare la presenza di cromo esavalente nel cantiere del nuovo polo scolastico di Treviolo, dove lavora l’impresa Locatelli di Grumello del Monte, sono state effettuate lungo il marciapiede Sud dell’area scolastica, realizzato alla fine dell’estate 2011. Quindi in un periodo sicuramente successivo a quello in cui sia la Ced, azienda committente della scuola (che affidò i lavori alla Locatelli), sia il Comune, fecero eseguire una serie di controlli perchè in cantiere si notava materiale "nero" che arrivava sui camion. Il marciapiede Sud del cantiere è stato infatti realizzato in ritardo rispetto al resto dell’area esterna della scuola perchè c’era una linea elettrica da spostare, che provocò uno slittamento dei lavori.
Queste ulteriori informazioni sui controlli dell’Arpa portano ad escludere che sotto il resto del piazzale e soprattutto tra le fondamenta della scuola possano essere state infilate scorie di fonderia che contenevano cromo esavalente, uno dei veleni peggiori. Intanto anche la procura della Repubblica ha mosso nuovi passi, chiedendo al Comune di Treviolo e al sindaco Gianfranco Masper di trasmettere i risultati delle analisi che il Comune aveva commissionato tra la primavera e l’estate del 2011. Il tribunale del Riesame dovrà inoltre esprimersi sul ricorso dei tre indagati: l’amministratore unico della Locatelli, il titolare della Ced e il direttore lavori. Chiedono il dissequestro dell’area e del cantiere.
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