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Il parere

Garattini: “E’ necessario offrire assistenza sanitaria agli immigrati”

Secondo il fondatore dell'Istituto Negri per evitare contagi di malattie sarebbe necessario garantire assistenza sanitaria a tutti gli immigrati regolari e clandestini.

“Il rischio del contagio di Tbc avviene attraverso il contatto con la saliva, gli starnuti o i colpi di tosse – spiega Silvio Garattini, fondatore nel 1963 e direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’ –. Il contagio avviene solitamente in luoghi chiusi, molto affollati, con poco ricambio d’aria e precarie condizioni igieniche”. Una particolarità: difficilmente il contagio avviene alla luce del sole, poiché il bacillo è molto sensibile alle radiazioni ultraviolette.
“Solitamente la malattia colpisce l’apparato polmonare, oggi ci sono terapie molto efficaci e quindi ci si può difendere e curare, basta intervenire con tempestività” aggiunge Garattini. Lo scienziato bergamasco fa un piccolo appunto per quanto riguarda gli immigrati ammalati: “Per evitare spiacevoli situazioni, come il rischio contagio di Tbc attraverso immigrati, anche clandestini, si dovrebbe offrire a tutti lo stesso tipo di assistenza sanitaria che si offre ai cittadini italiani – osserva Garattini –. Alla fine risulterebbe essere un buon investimento e si eviterebbero rischi di contagio di certe malattie. Sottolineo che non si tratta di controlli, ma di un’offerta per un servizio sanitario che garantisca il diritto alla salute per tutti”.

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