Ecco il nuovo parco dello sport: stadio, palazzetto, mondo dell’acqua, zona commerciale, parco aperto ai cittadini, il nuovo rio Morla (sì, il nome fa un po’ ridere). E poi zone sportive, nuove strade, piste ciclabili, servizi per il quartiere. Un progetto che su carta, pixel e plastica rivoluziona la città di Bergamo e non solo. Qualche giornalista presente alla conferenza stampa, sottovoce, l’ha definito “una lezione di fantascienza”. Non gli si può dare torto. A mezzanotte di lunedì, durante il Consiglio comunale, il sindaco Franco Tentorio ha ribadito, per l’ennesima volta quest’anno, che i tagli operati dal governo graveranno sui servizi: trasporti pubblici, iniziative, contributi, opere pubbliche. Come se nulla fosse dodici ore più tardi si presenta un mastodontico progetto da 250 milioni di euro. Duecentocinquanta milioni. Uno stadio o un sogno? Se nel 2011 è ancora lecito sognare nulla da dire. Se invece si deve fare i conti con una crisi che ha messo in ginocchio economia, Stati e banche allora il discorso è ben diverso. Non a caso il primo cittadino e il presidente nerazzurro non hanno saputo rispondere alle due più semplici domande: come farete a trovare i soldi? In quanto tempo verrà realizzato? Antonio Percassi ha più volte ricordato che le condizioni di mercato sono difficilissime e che spera “che la situazione delle banche si risolva nel giro di un anno, massimo due”. A Tentorio è toccato invece sfoderare un “tempi indefinibili” e un laconico “sperèm”. La faccia del primo cittadino diceva tutto: quasi imbarazzato di fronte a tutti quei giornalisti e fotografi (“non ne ho mai visti così tanti nemmeno in campagna elettorale”) nel pronunciare parole che rimarranno scolpite nella pietra. Perché i cittadini attendono da troppi anni il nuovo stadio e non vogliono più sentire parlare di ritardi o promesse non mantenute. La buona volontà c’è, i mezzi attualmente sembra di no. Nonostante tutto bisogna ammettere che “è un progetto della Madonna” – come ha detto Percassi scherzando con i cronisti a fine conferenza stampa. Madonna dei Campi o quella di Lourdes, senza dubbio servirà affidarsi a qualche santo in Paradiso.
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