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La lettera

“Per noi residenti della Trucca in quel parco solo noie e disagi”

Un residente della Trucca replica alla lettera pubblicata da Bergamonews in merito alla chiusura forzata dell'area giochi nel parco da parte di alcuni condomini.

Un residente della Trucca replica alla lettera pubblicata da Bergamonews in merito alla chiusura forzata dell’area giochi nel parco da parte di alcuni condomini. Una protesta che ha scatenato i commentatori del nostro giornale. La nostra risposta.

Buongiorno,
abito in strada alla Trucca, proprio vicino al parco. Ho letto con curiosità l’articolo pubblicato oggi sul parco. Premetto che non conosco chi abbia chiuso con un lucchetto il parco giochi, ma mi fa sorridere che intitoliate un articolo in modo così sommario e fazioso. Nessuno di noi sta facendo una crociata contro i bambini, ci mancherebbe. Abbiamo tutti dei figli e siamo tutti ben felici di avere un parco così grande per permettere loro di giocare. Che ne dica l’assessore Bandera, mi consentirà di definire un’idiozia che si sia costruito e insediato tutto quanto di noioso e rumoroso a ridosso dell’unica casa che c’era nella zona.
Con tutto lo spazio che c’era SONO RIUSCITI NELL’IMPRESA DI COSTRUIRE un parcheggio (minuscolo) a ridosso della casa, l’unica entrata stradale a ridosso della casa (e provi ad immaginare il rumore della auto fino a notte fonda), l’entrata pedonale a ridosso della casa, tutte le persone che vengono a piedi al parco o in bicicletta passano sul marciapiede a ridosso della casa, con evidenti rischi di incolumità per loro visto che l’uscita carrale non è mai stata messa in sicurezza dal comune, il tendone con la birreria e la musica serale è vicinissima alla casa e il parco giochi è stato messo a ridosso della casa proprio sotto le finestre delle camere da letto di chi abita su quel lato della casa. Geniale vero?
Capirà il nostro disappunto nel leggere che noi stiamo facendo una crociata contro i bambini: ma quando mai? Mi dispiace ci sia stato questo malinteso e soprattutto mi dispiace che i cittadini che leggono il vostro giornale si stiano immaginando dei residenti intolleranti e viziati.
Da tre anni viviamo estati invivibili, con auto parcheggiate quasi sopra la testa, musica fino a tardi la sera, i giovani si fermano fino a notte fonda a fare schiamazzi al parcheggio e spesso siamo costretti a chiamare il 113 più volte e ultimamente…proprio nello spazio giochi sotto le finestre, molti giovani hanno preso l’abitudine di venire a smaltire sbornie, fare addii al celibato con tanto di radioloni in piena notte. Questa la chiama una crociata contro i bambini?
Mi rammarico davvero che un articolo così sia stato pubblicato sulla base di una lettera e su quella lettera si sia tratta la conclusione che stiamo facendo una crociata contro i bambini. Che qualcuno provi a vivere un’estate da noi, …com’era? PROVARE PER CREDERE!!!
con grande dispiacere
Marco Zambelli

Caro Marco Zambelli,
la sua lettera piena di stupore, indignazione e delusione non fa che confermare quanto riportato da Bergamonews. Che vicino a casa sua ci siano problemi di vivibilità legati al parcheggio, al marciapiede, al tendone… è un fatto che non c’entra col lucchetto al parco giochi per impedire l’entrata dei bambini. Se volete protestare per i rumori serali, per gli schiamazzi nottuni, per il via-vai che vi disturba, fatelo e daremo notizia come succede sempre. Ora abbiamo dato conto di un’altra storia, del lucchetto che alle 10 di una domenica mattina impedisce l’ingresso al parco giochi ai bimbi.
Con simpatia
Rosella del Castello

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