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Strade provinciali

Via gli alberi ai bordi delle strade “La legge ci impone il taglio”

La Cassazione ha stabilito che gli alberi a bordo strada dovranno essere tagliati. Stilliti, dirigente provinciale: "Noi dobbiamo applicare legge".

Gli abitanti di Aviatico hanno già sperimentato gli effetti devastanti di una sentenza della Cassazione dello scorso febbraio: prima dell’arrivo del Giro d’Italia i tecnici della Provincia hanno provveduto a tagliare centinaia di alberi ai bordi della strada del passo Ganda. Una vera ecatombe seguita da molte polemiche in Valseriana e non solo. Via Tasso ha semplicemente messo in pratica la legge su una strada di sua competenza e nei prossimi mesi potrebbe farlo anche sui 1350 chilometri totali gestiti dalla Provincia. Il rischio, a questo punto concreto, è la decimazione di migliaia di alberi soprattutto nelle valli. Renato Stilliti, dirigente della Provincia, spiega le conseguenze a cui si andrebbe in contro in caso di applicazione ferrea della legge. Ora siamo solo a una fase di studio, che comporta l’individuazione dei tratti più critici. “Stiamo facendo tutte le valutazioni del caso – spiega il dirigente – è evidente che laddove non è possibile proteggere gli alberi con barriere di sicurezza, a distanza di almeno due metri, dovremo procedere con il taglio. Questo è quello che dice la legge e io da tecnico sono tenuto ad applicarla. Potenzialmente bisognerebbe tagliare migliaia di piante, anche quelli isolati, perché le barriere sono realizzare per lavorare bene con un’estensione di 80 metri. Capisce bene che se abbiamo un solo albero e dobbiamo posizionare 80 metri di guard rail le spese inizierebbero a lievitare in modo sproporzionato rispetto al taglio. Un esempio su tutti? Sulla Francesca, nella Bassa. Senza contare che bisogna diversificare: se gli alberi sono su proprietà comunali si procede all’abbattimento, altrimenti se sono in un campo privato sono i proprietari che devono provvedere a loro spese”. Da tecnico Stilliti non dà giudizi sulla legge, anche se dalle sue parole traspare un certo scetticismo nei confronti di un provvedimento che sta facendo discutere in tutta Italia. “Io devo solo applicarlo. Non posso divulgare come la penso personalmente”.

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