Una promessa, a soli due giorni dai funerali di Yara Gambirasio: "Le indagini proseguiranno a lungo, con costanza e dedizione, come abbiamo sempre fatto. Anzi, non molleremo mai". A dirlo è stato il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi, uscito attorno alle 11,15 dalla camera ardente di Yara, alla casa di riposo "Serena" di Brembate Sopra. Parole che son suonate come una promessa solenne, poco dopo che il parroco di Brembate Sopra don Corinno Scotti aveva parlato direttamente all’assassino dal pulpito: "Puoi sfuggire alla giustizia dell’uomo, non a quella divina". Ma è di giustizia terrena, invece, che deve parlare Vincenzo Ricciardi, e così ha fatto. "Ho provato grande amarezza e dolore vedendo la bara di Yara – ha dichiarato assediato dalle telecamere all’uscita dalla casa di riposo che guarda verso la chiesa parrocchiale -. E’ un dolore che ci spinge ad andare avanti, noi non molleremo mai". Mentre il questore rilasciava dichiarazioni alle sue spalle scorreva continuo, ininterrotto, il flusso di persone alla camera ardente. Nella mattinata, tra le 8 e le 13, circa duemila persone hanno voluto vedere e far visita al feretro di Yara.
Aggiornamento precedente – Mille persone in due ore alla camera ardente
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