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Legnano

La festa regionale? Si terrà il giorno della battaglia

Una città e i suoi due destini. Da una parte la si cita nell'inno di Mameli e dall'altra ispirerà, grazie alla battaglia del 1176 contro il Barbarossa, la nuova festa della Regione Lombardia

Legnano e i suoi due destini. Unica città citata nell’inno d’Italia, diventerà anche (grazie alla sua battaglia) il centro dei festeggiamenti della festa regionale della Lombardia che si terrà, probabilmente, in concomitanza con le celebrazioni della storica battaglia, il 29 maggio.

In cambio della cessazione dell’ostruzionismo da parte degli esponenti leghisti in consiglio regionale, per il provvedimento sui festeggiamenti del 150esimo dell’Unità d’Italia contro il quale avevano scagliato qualcosa come 40 ordini del giorno e 200 emendamenti. Il patto con il Pdl prevede che entro 120 giorni il consiglio regionale dovrà ratificare la festa regionale e il nuovo vessillo della Regione Lombardia che vedrà inserita la Croce di San Giorgio, simbolo dell’unione delle città lombarde nella Lega Lombarda contro il Barbarossa.

Il presidente del Consiglio Regionale Davide Boni (Lega Nord) ha detto che l’accordo per stabilire tempi stretti per l’adozione della bandiera e della festa della Regione Lombardia «è un buon risultato, un impegno politico del Consiglio regionale di grande significato simbolico». «Siamo la Regione più avanti nell’adempimento del dettato statutario – ha detto Boni ai giornalisti – e con questo impegno ci riappropriamo dei nostri simboli». L’emendamento che ha bloccato l’ostruzionismo è stato presentato dal relatore Gianluca Rinaldin (Pdl) e prevede l’istituzione di un comitato apposito. «Avrà 9 membri – ha poi precisato Rinaldin – 3 di nomina della giunta, 6 del Consiglio, di cui metà della maggioranza e metà della minoranza».

Così ha commentato il consigliere regionale del Pd Stefano Tosi sul suo blog di Varesepolitica in merito al voto odierno: «Malgrado il tentativo della Lega di boicottare i festeggiamenti, oggi in Regione abbiamo definitivamente approvato le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e lo statuto del Comitato d’intesa. Ovviamente, il fine delle celebrazioni è quello di riconoscere e valorizzare il patrimonio storico e culturale delle vestigia e delle memorie degli eventi risorgimentali presenti nel territorio regionale».

Certo è che, se proprio sarà necessario festeggiare anche la festa regionale, sarebbe più giusto spostare il luogo dove si tenne la famosa battaglia del 29 maggio 1176 da Legnano a Borsano, come gli storici locali più attenti hanno già dimostrato: se l’attenzione e la conoscenza del territorio non sono solo falsa retorica questo aspetto non sfuggirà di certo ai leghisti.

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