“Svendere Sacbo? No grazie, però…” Nonostante le nette prese di posizione, preventive, di centrodestra e centrosinistra a Palafrizzoni, la società starebbe sondando l’ipotesi di una holding con Sea. L’obbiettivo è rafforzarsi sul mercato unendo le forze, anche non si può parlare propriamente di fusione. Verrebbe creata una nuova società in cui Sea e Sacbo conferiranno le partecipazioni, con pesi diversi com’è logico che sia vista la differente portata dei due soci. L’ipotesi non scalda i cuori degli amministratori bergamaschi che a più riprese hanno sostenuto che Sacbo si dovrà difendere “con le unghie e con i denti”. Affermazioni che denotano una certa preoccupazione e che quindi confermano le voci di “unione” con Sea. Tra pochi giorni i soci bergamaschi incontreranno Mediobanca, advisor Sea dell’operazione Borsa, e Giuseppe Bonomi, presidente della società milanese. Con la “fusione” tra Malpensa, Linate, Orio e in futuro forse anche Brescia e Verona si darebbe vita a una tra le cinque aziende aeroportuali più grandi d’Europa. Quali rischi per una realtà come Bergamo? Quali vantaggi? Lo dovranno valutare i soci di Sacbo e gli amministratori bergamaschi.
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