Le indicazioni decisive per ritrovare Yara Gambirasio latitano in quel di Brembate Sopra. Le ricerche a tappeto su tutto il territorio del paese e nella zona non hanno portato a nessuna scoperta nemmeno nella mattinata del 29 novembre. Ma è nella stessa giornata che sono emersi due elementi nuovi, che sembrano confermare l’ipotesi di un allontanamento della ragazzina dal paese: il percorso tracciato da un cane segugio e lo spostamento del cellulare.
Il cane segugio
Attorno alle 12,30 di oggi i carabinieri di Bergamo hanno bloccato tutti gli accessi alla palestra frequentata da Yara, in via Bruno Locatelli, e anche alle vie laterali. All’interno è iniziata una perquisizione con un segugio di razza "Blood Hound", intervenuto con due esemplari simili, grazie ad una squadra del dipartimento nazionale del soccorso alpino. Un cane più che specializzato, capace di riconoscere un odore su 650 differenti. E il cane, chiamato Wallace, qualcosa ha indicato, dopo aver annusato un calzino di Yara: il cane ha tracciato con certezza una porta d’emergenza della palestra, posizionata sul lato opposto della struttura rispetto alla direzione di casa di Yara. Un dettaglio che i carabinieri devono verificare, per capire se l’uscita da quella porta fosse un’abitudine di Yara o no. Sta di fatto che quella stessa porta guarda verso via Terzi di Sant’Agata, dietro la zona industriale di Brembate, la stessa via sulla quale Wallace ha poi tracciato un probabile percorso di Yara. Da lì fino a via Marconi, per almeno due chilometri, in direzione della Briantea in territorio di Mapello. Lì, poco dopo un cantiere, il percorso annusato da Wallace si è interrotto.
Il cellulare si è spostato
Ma è proprio su un probabile tracciato in direzione di Mapello che arriva un’altra indicazione. Non è vero, come è stato scritto in un primo momento, che il suo cellulare si è spento poco dopo le 19 di venerdì 26 novembre nella "cella" di Brembate Sopra. Il telefonino ha infatti agganciato a quell’ora la "cella" di Mapello, ad un paio di chilometri di distanza dal paese. Potrebbe essere una conferma dell’intervento di qualcuno che ha fatto salire Yara in auto, non si sa se obbligandola o semplicemente convincendola, questo è un dettaglio che i carabinieri e gli investigatori devono ancora verificare. I militari stanno però attendendo un riscontro dalla compagnia telefonica utilizzata da Yara, per sapere se in effetti quel cellulare si era fisicamente spostato oppure se la rete cellulare di Mapello fosse giunta in soccorso a quella di Brembate in un’ora di intenso traffico telefonico.
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