• Abbonati
Montichiari

“Investimenti per far concorrenza a Bergamo”

Eccome come L'Arena di Verona spiega il piano di investimenti varato per lo scalo bresciano. Si punta sulle merci, guardando a Orio.

da L’Arena

Per far ripartire Montichiari non servono le chiacchiere, ma quattrini e un progetto di rilancio ben preciso. Il presidente della Catullo Fabio Bortolazzi è molto chiaro nel presentare il piano di sviluppo che punta a generare al D’Annunzio entro il 2014 un traffico di 142 mila tonnellate di merci e 358 mila passeggeri all’anno. Per arrivare a questo risultato, che consentirà di riportare lo scalo a pareggio entro tre anni, i soci investiranno 50 milioni di euro.
LA SPECIALIZZAZIONE. La «nuova era» del sistema aeroportuale del Garda si poggia su una parola chiave: specializzazione
. «Riduce i costi, rende più efficienti ed appetibili. Non è una scelta politica ma imprenditoriale», precisa Bortolazzi. E se per Verona il concetto si declina nel traffico civile, a Brescia si conferma l’attenzione di puntare sulle merci. Come primo traguardo – spiega il direttore Massimo Soppani – da sabato sarà operativo un volo con un Boeing 737 che collegherà Brescia a Francoforte. Inizialmente a frequenza settimanale, i voli potrebbero essere incrementati già entro un paio di mesi: il contratto è infatti potenzialmente aperto anche agli altri vettori del Gruppo. «Il traffico non cresce», sottolinea Bortolazzi, «se facciamo qualcosa è perché ne portiamo via a qualcun altro». Nel caso di Lufthansa le «vittime» dell’operazione sono nello specifico Bergamo e Bologna. Soppani ricorda anche che grazie all’accordo con Poste Italiane (32mila tonnellate di materiale movimentato nel 2009) già oggi il D’Annunzio gestisce un traffico di molto superiore all’andamento medio nazionale, senza contare la già importante partnership con Jade Cargo. La stima è in futuro ogni 100mila tonnellate di traffico merci in più si potranno generare altri 600 nuovi posti di lavoro.
GLI INVESTIMENTI. In quest’ottica, i 50milioni di euro saranno per lo più finalizzati a realizzazioni infrastruttururali utili per il settore cargo. Comprendono innanzitutto la somma necessaria (si parla di 10 – 15 milioni) per l’allungamento della pista, oggi da 3mila metri: alcuni vettori importanti come il Boeing 747 – 800 per decollare hanno bisogno infatti di un’estensione di almeno 3.500 metri. All’attività postale sarà dedicata la tendostruttura che si aggiunge alla preesistente per un totale di 3.400 metri quadri. E ancora, un nuovo edificio cargo da 7mila metri quadri verrà invece adibito a magazzino per stoccaggio della merce.
IL CARBURANTE. La chiave per il rilancio di Montichiari sta però nella possibilità di offrire ai vettori rifornimenti a prezzo agevolato, si parla del 30% in meno. Grazie alla collaborazione con l’Aeronautica Militare, entro poche settimane sarà possibile utilizzare il carburante distribuito all’aeroporto di Ghedi.
PASSEGGERI. Non viene meno l’intenzione di lavorare sul traffico passeggeri: low cost, charter, ma soprattutto aviazione generale. Per la stagione estiva potrebbero essere attivati nuovi collegamenti con l’area dei Balcani e per mete turistiche come la Sardegna e la Costa Azzurra.
MANUTENZIONE. Quanto invece all’aeroporto veronese, il presidente Bortolazzi ha annunciato che a Verona è stato raggiunto un accordo per effettuare tutte le manutenzioni Lufthansa e Air Dolomiti sugli Atr e gli Embraer. A questo scopo sarà dedicato un secondo hangar dove nascerà un’attività da 300 posti di lavoro. «Pensiamo», ha detto, «di creare gruppi di specializzazione sulla manutenzione».
Natalia Danesi

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI