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Tennis vip

Gallivanoni e Ancelotti trionfano nel doppio misto fotogallery

Il sorriso con cui Paolo Agnelli ha accolto il terzo episodio della maledizione del misto ?? degno di ammirazione, ma non ditelo ad Agnelli.

“Tranquilli: ci riproveremo l’anno prossimo”. Il sorriso con cui Paolo Agnelli ha accolto il terzo episodio della maledizione del misto è degno di ammirazione, ma non ditelo ad Agnelli. Sconfitto in coppia con Cristina Casini due anni fa da Mastropasqua-Belotti e l’anno scorso da Gallivanoni-Tennerello, Agnelli&Casini riescono nell’impresa mirabile di cedere sul traguardo per il terzo anno consecutivo regalando titolo e sorrisone a Pierre Gallivanoni e Luisa Ancelotti (nella foto a destra), planata a Cividino in elicottero e ripartita sul far della sera con frettolosa felicità. Non che sembrasse fatta, per il duo Gallivanoni-Ancelotti. Perché dopo aver perso al tie-break il primo set, nel secondo sembrava che il pedigree tennistico di Cristina Casini e la febbre da titolo di Agnelli potessero spuntarla. Invece dal fondo del baratro Gallivanoni e lady Luisa trovavano il guizzo per acchiappare il secondo tie-break e poi arrampicarsi in cima al tie-break del terzo set: 5-1, 8-3, definitivo 9-4. Luisa decollava svelta, onde evitare guai con l’oscurità, Gallivanoni spiegava raggiante che il segreto della doppietta con due partner diverse “è scegliersi la compagna più forte”. Umile e sorridente, Gallivanoni s’intascava il 1°Trofeo Mercedes Lodauto e l’anno prossimo, c’è da scommetterci, romberà coi favori del pronostico, quelli che avrà probabilmente Luca Chiesa in finale domani, esentato dalla semifinale per il forfait di Mastropasqua (motivi familiari) e omaggiato di 24 ore di riposo in più. Prima che la sera si prendesse la finale del singolo B, Lodovici-Cristiano Agnelli, c’era chi ammetteva di aver avuto la tentazione di regalare spettacolo..ma poi ci aveva ripensato. “Due tendini d’Achille mi hanno impedito di abbassare il livello del torneo: altrimenti lo avrei fatto volentieri”. Sorriso e autoironia di Moreno Morello, inviato di Striscia la Notizia alle costole di truffe e soprusi. Tifoso juventino, arbitro di calcio, ex quattrocentista (da qui la vocazione alla corsa e alla rincorsa), Morello regalava una carezza al Vip (“Bell’ambiente, agonismo col sorriso ed encomiabile la motivazione benefica”) e poi assegnava l’Oscar della trattativa deludente. “Al Milan per la cessione di Kakà: i milioni sono milioni ma non pensavo che alla fine il Milan avrebbe ceduto”. E la truffa da acchiappare per la coda? “Il doping: è l’antitesi dello sport, è la peggiore truffa possibile”. Possibile che Magoni, dopo le fatiche omeriche di martedì, possa bersi Carmignani nel singolo?, sembravano chiedersi le tribune del Vip. Possibile, ma Carmignani non voleva saperne: battaglia omerica, solita routine per Magoni. Oggi ultimo atto a Cividino: finali di doppio e singolare, poi sipario in musica con l’orchestra di Franco Bagutti e il pop anni Settanta dei Camaleonti. Il rock, c’è da scommettere, lo regalerà prima il campo.

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