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La lettera

Pdl e Lega, basta guerra agli islamici: la loro cultura è moderata, voteranno per voi

Chi critica il sindaco di Bergamo Roberto Bruni per le "concessioni" alla Comunità musulmana sbaglia perchè non capisce che "il corpo sociale musulmano è assolutamente moderata". Ecco le ragioni per le quali le forze di centrodestra dovrebbero modificare la loro politica nei confronti dell'immigrazione.

Buongiorno direttore.
Sono rimasto perplesso da una circolare evidentemente speculativo-elettorale che le opposizioni di palazzo Frizzoni (PDL – Lega) hanno diffuso contro il sindaco Bruni e la maggioranza, in quanto a loro avviso sarebbero stati troppo accondiscendenti verso il movimento e i cittadini islamici bergamaschi: licenze facili per le moschee, via libera al cimitero islamico ed imputazioni di altro genere. 
Non comprendo l’accanimento della destra bergamasca contro l’Islam residente: la politica matura non cerca la soppressione dell’altro in un’ottica distruttiva amico/nemico che determina conflittualità. Bravo e saggio dunque Bruni ad avviare una politica di riconoscimento, collaborazione e costruzione con gli islamici bergamaschi, che nelle loro rappresentanze sono di una gentilezza disarmante.
Abbiamo concesso un’area per le sepolture? E’ sacrosanto dovere, poi pensate la bontà del luogo: immediatamente sotto la quarta corsia dell’autostrada; mentre si prega i propri cari la colonna sonora dei bestioni da 500 CV inebria il pathos…

Concederemo aree edificabili per una moschea idonea al numero di fedeli? Mi sorprenderei del contrario. Le destre non possono esaurire la propaganda elettorale verso un sentiment basso: quando in bergamasca si parla di Islam la deduzione più ricorrente é: avanti così e domani comanderanno loro!
La popolazione va informata, i musulmani non sono il lupo cattivo che li si vuole far sembrare, anzi a mio avviso sono una risorsa ed in particolare modo proprio per i ceti più moderati e tradizionali
Il paradosso di tutto questo è che le sinistre inconsapevolmente e masochisticamente favorendoli si auto-determinano un handicap elettorale prossimo venturo: difatti un buon islamico difficilmente potrebbe votare Partito Democratico o peggio comunista se non per breve e calcolata speculazione.
Mentre le destre che osteggiano apertamente l’Islam in funzione sindacale cristiana, col medesimo autolesionismo non comprendono che il corpo sociale musulmano è assolutamente moderato.
Valori imprescindibili come quelli del matrimonio e della famiglia in ambito islamico sono considerati divini. Allàh prescrive il matrimonio poichè esso si fonda sulla famiglia, che è la sede nella quale egli ha reso lecito l’esercizio dell’attività sessuale. Difende la famiglia perchè promuove la solidarietà e la pace sociale, l’educazione dei figli, la protezione socio-economica dell’acerba e della vecchia generazione.
Sono inconcepibili per gli islamici le riforme, i cosidetti "diritti" rivendicati dai "progressisti" occidentali. Negli Stati islamici è arduo trovare partiti socialisti perchè è la Sciari’ah (codice di vita islamico) che comanda la redistribuzione della ricchezza, il dovere all’elemosina (Zakat) e quant’altro..
Altro che insultare la dignità degli islamici con volantini elettorali: destra e lega bergamasche è bene che riflettano sulla china di un cattolicesimo secolarizzato, che non riesce non tanto ad imporsi ma neppure più a farsi rispettare e a fare rispettare pilastri morali della società storica.
In questa ottica l’Islam può fornire un’assist prezioso ed insperato ai ceti moderati, anche per riscoprire quella devozione in Dio smarrita da tempo, come aveva già correttamente intuito Pasolini.
Che Allà’h/Dio, sia gloria a Lui l’Altissimo, protegga i propositi politici dagli eccessi, e a noi cittadini dalle loro conseguenze.

 
Principebianco
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