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Bracconaggio, denunciati padre e figlio

Due persone - padre e figlio, residenti a Rogno -, sono state denunciate a piede libero per detenzione illegale di armi da caccia dagli agenti del Corpo forestale, nel corso di un'attività antibracconaggio. A far scattare i controlli della Forestale è stato un colpo di fucile esploso dal padre ottantenne per abbattere un volatile nei pressi di un capanno da caccia

 

 Due persone, padre e figlio, residenti a Rogno (Bergamo) sono state denunciate a piede libero per detenzione illegale di armi da caccia dagli agenti del Corpo forestale, nel corso di un’attività antibracconaggio. A far scattare i controlli della Forestale è stato un colpo di fucile esploso da un ottantenne per abbattere un volatile nei pressi di un capanno da caccia. Accertamenti successivi hanno permesso di trovare due fucili, calibro 8 e 12, e una settantina di munizioni nascoste nel capanno. Armi e munizioni sono state sequestrate per esercizio di caccia in un luogo non consentito e pericoloso per l’incolumità pubblica, e per autorizzazione di porto di fucile scaduta da oltre due anni. Nei guai è finito pure il figlio dell’ottantenne, che era in possesso di altri quattro fucili di calibro diverso detenuti irregolarmente.

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