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Dal 15 ottobre

Si accende la stagione termica, il risparmio di A2a col teleriscaldamento

La stagione termica, il periodo dell’anno in cui è consentito accendere gli impianti di riscaldamento, comincia ufficialmente il 15 di ottobre.

La rete di teleriscaldamento di A2A nell’area bergamasca fornisce energia termica a oltre 27.100 appartamenti equivalenti.

L’efficienza energetica del teleriscaldamento ha effetti molto positivi in termini di sostenibilità ambientale: lo sviluppo della rete ha permesso infatti, nel corso del 2016, di ridurre a livello locale di 5.600 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) l’utilizzo di combustibili fossili, evitando così di immettere in atmosfera 15 mila tonnellate di emissioni di CO2.
Nel dettaglio, il risparmio complessivo in termini di inquinanti atmosferici è stato di circa 1,1 tonnellate di polveri sottili, 19,2 tonnellate di NOx e 9,8 tonnellate di SO2.

Nella sola città di Bergamo sono posati 71,2 km di rete con una volumetria di edifici allacciati pari a 6,5 Mm3. Oltre alle utenze private, il teleriscaldamento di A2A riscalda edifici storici e simboli della città come il nuovo ospedale di Bergamo Papa Giovanni XXIII, le sedi degli Uffici Comunali, la caserma dei Vigili del Fuoco di Via Codussi, il Palazzo di Giustizia, il Teatro Donizetti

In linea con i principali obiettivi del Piano Industriale, la Politica di Sostenibilità di A2A si basa su economia circolare, decarbonizzazione, reti e servizi smart che contribuiscono al benessere economico e ambientale delle comunità di riferimento.
In quest’ottica si inserisce anche lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, che permette di sostituire i vecchi impianti inquinanti a gasolio e a gas contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria. Grazie al teleriscaldamento è possibile ottimizzare l’utilizzo delle fonti tradizionali attraverso tecnologie altamente efficienti, sfruttare il calore prodotto dalle fonti rinnovabili e migliorare l’utilizzo delle fonti tradizionali attraverso tecnologie altamente efficienti come la valorizzazione energetica della porzione di rifiuti non utilmente riciclabili.

È inoltre possibile riutilizzare il calore prodotto da processi industriali, che altrimenti andrebbe disperso nell’aria: a tal proposito è attualmente in corso la mappatura dei siti industriali potenzialmente in grado di fornire calore alla rete del teleriscaldamento, in armonia con i più avanzati modelli europei.

Oltre ai benefici ambientali, il teleriscaldamento consente anche una grande sicurezza di esercizio evitando, senza la caldaia condominiale, i fumi di scarico.

Il calore arriva agli stabili grazie all’acqua calda prodotta da centrali di cogenerazione e distribuita da una rete di doppie tubazioni collegate ad uno scambiatore di calore, che sostituisce la caldaia condominiale e che consente di eliminare cisterne e canne fumarie. Lo scambiatore viene posizionato nel locale caldaia senza necessità di modifiche strutturali. Allacciarsi al teleriscaldamento è possibile se lo stabile è situato in prossimità della rete ed è dotato di un impianto termico centralizzato, a servizio di tutti gli appartamenti.

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