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La festa

Carobbio, una storia lunga 60 anni: “Fatturati in aumento e voglia di crescere ancora”

La Carobbio compie sessant'anni. Fondata nel 1955 a Ponte Nossa da Gianni Carobbio, l'azienda nata come produttrice di tubi, gomiti da stufa e articoli da fumisteria è oggi una realtà consolidata nei settori del taglio laser, della lattoneria, della carpenteria e della produzione di accessori per l’edilizia.

La Carobbio compie sessant’anni.

Fondata nel 1955 a Ponte Nossa da Gianni Carobbio, l’azienda nata come produttrice di tubi, gomiti da stufa e articoli da fumisteria è oggi una realtà consolidata nei settori del taglio laser, della lattoneria, della carpenteria e della produzione di accessori per l’edilizia.

Un’azienda caratterizzata da una produzione fortemente diversificata, che le permette di collocare i propri lavorati in ambiti molto diversi – quali l’edilizia industriale e residenziale, il settore meccanotessile, delle coperture e dei rivestimenti di facciate, dei complementi d’arredo su misura e del carterame per macchine utensili – e contraddistinta da una continua e incessante ricerca nel campo dell’innovazione, sia nei processi che nelle attrezzature.

L’anno di svolta è il 1961: l’azienda cambia sede e si trasferisce a Bergamo, in via Ghislandi, aprendosi la strada verso nuovi clienti e nuovi mercati. Tre anni più tardi giunge all’ultimo e definitivo trasferimento, quello nell’attuale sede di via Gleno.

Col passare del tempo, l’attività si specializza in quello che è ancora oggi il suo core business: la produzione di lattoneria in lamiera per edilizia.

Questo nonostante la forte crisi che negli ultimi anni attanaglia il settore.

Ma la Carobbio respira, facendo del continuo aggiornamento dei macchinari e dell’investimento nelle risorse umane il proprio punto di forza: nel 1997 introduce una macchina per il taglio laser in grado di garantire elevati risultati in termini di qualità e precisione, alla quale nel luglio 2015 se ne affianca un’altra di ultimissima generazione, la prima in Italia e la seconda in Europa per taglio laser in fibra.

E ancora: cinque macchine piegatrici d’avanguardia, un robot di piegatura antropomorfo con portata al polso di 165 kg in grado di muoversi su una via di corsa lunga 13 metri, e un’efficiente linea di taglio e spezzonatura; senza contare saldatrici e macchine per l’assemblaggio.

Tutte componenti che negli ultimi anni permettono all’azienda bergamasca di partecipare alla realizzazione di numerosi progetti: come il rivestimento del Palazzo di Regione Lombardia, della sede di Unicredit, del tunnel di Porta Nuova e del quartiere CityLife a Milano: il progetto di riqualificazione dello storico quartiere della Fiera Campionaria disegnato dalle "archistar" Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid. Ma anche i lavori di rifacimento della cupola del Duomo in Città Alta: un’opera molto complessa dove gran parte del rame è stato lavorato manualmente in quota. E ancora, i cantieri di Expo – quelli dedicati alla realizzazione dei padiglioni di Emirati Arabi e Romania – e i rivestimenti di Orio Center ed Ente Fiera Promoberg.

E la lista potrebbe ulteriormente allungarsi… "Il nostro mercato è rivolto ai settori più disparati – commenta Alberto Carobbio, titolare dell’azienda – Lavoriamo esclusivamente su commessa del cliente, dal pezzo singolo a ciò che richiede la grande produzione. Il nostro obiettivo è quello di restare al passo con i tempi, investendo in tecnologia, macchinari e persone, puntando molto sulla loro formazione e sicurezza. Il fatturato del 2014 è di circa due milioni di euro, in crescita rispetto agli anni passati, e al momento sono quindici i dipendenti che lavorano con noi. Alcuni più giovani, altri di lungo corso. L’auspicio per il futuro è senz’altro quello di poter crescere ancora, magari grazie alle idee e al contributo di una terza generazione già presente e piena d’entusiasmo".

Evidente il riferimento al figlio Lorenzo, già direttore di produzione nonché consigliere e ispiratore di alcune delle principali innovazioni portate in dote all’azienda.

Oltre alla famiglia Carobbio – presente al gran completo – agli amici, ai parenti e ai dipendenti di ieri e oggi, alla cerimonia di festeggiamento per i sessant’anni dell’azienda è intervenuto anche il direttore di Confindustria Guido Venturini: "Il territorio di Bergamo è il più importante d’Europa per quanto riguarda il settore manufatturiero. Questo deve far riflettere soprattutto i ragazzi più giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del lavoro. Negli ultimi anni Bergamo ha registrato il + 350% di export. Una cifra che sottolinea come il sistema industriale locale sia in grado di uscire dai confini e conquistare anche i clienti stranieri. Questo grazie agli investimenti nel campo della tecnologia, della ricerca e dell’innovazione; ma anche e soprattutto alla qualità del materiale umano. Tutte specificità che una piccola grande azienda come la Carobbio ha saputo rappresentare in questi primi sessant’anni di storia. E che, ce lo auguriamo, continuerà a rappresentare negli anni a venire".

Fabio Viganò 

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